La psicoterapia è un lavoro che porta in primo luogo a superare un disagio o ad eliminare un sintomo o un disturbo debilitante. E’ indicata per che si sente giù e non sa perchè, per chi prova ansia nell’ affontare anche le più semplici attività, per chi non vuole mangiare o per chi mangia senza controllo, per chi non riesce a ripartire dopo la fine di una relazione, per chi si sente un fallimento su tutti i fronti, insomma, è indicata per tutte le situazioni che provocano sofferenza e che sembrano insormontabili. Alla fine di un percorso di psicoterapia, oltre a sentirsi bene con se stessi, ci si sente più consapevoli di sè. La psicoterapia ci aiuta a conoscerci.
La psicoterapia di coppia è un lavoro che consente di comprendere quali sono le dinamiche su cui si regge il rapporto tra partner, individuandone i punti critici e i punti di forza. Attraverso il confronto in uno spazio neutro si mette in atto un processo di trasformazione che può portare ad uno stato di maggiore equilibrio della coppia e dei singoli individui che ne fanno parte.
La malattia oncologica è un evento travolgente che cambia la vita delle persone che ne sono affette. Vi sono diversi stadi problematici nel percorso di malattia ( diagnosi, interventi chirurgici, terapie, trasformazioni corporee e vere mutilazioni, visite di controllo, eventuali recidive, fino ad arrivare , nei casi più gravi, a doversi confrontare con la morte) ed ognuno di essi può portare ad un senso di impotenza, sfiducia, dolore e disperazione. Io lavoro con i malati oncologici per aiutarli ad affrontare tutti i passaggi più complicati di malattia. Insegno loro anche tecniche di rilassamento per poter trovare sollievo dalle preoccupazioni e per sentirsi meglio, fattori questi che possono avere un valore protettivo rispetto alla prognosi e all’ evoluzione della malattia.
Il sostegno psicologico è un lavoro utile per chi si trova ad affrontare uno specifico momento di vita o un cambiamento importante ( nascita di un figlio, difficoltà in ambito lavorativo, trasferimento, ecc.). In questi casi, aiuto le persone a fronteggiare tali passaggi, fornendo loro strumenti per sentirsi maggiormente sicuri di sè, dando alcuni rimandi per poter scegliere con serenità e portandoli a riconoscere e a valorizzare le proprie competenze e risorse.
Mi occupo di progetti di prevenzione del disagio giovanile, affrontando il tema del bullismo, del cyberbullismo e delle dipendenze ( da sostanze, ma anche da tecnologie, da gioco, da shopping, relazionale), in un’ ottica di educazione tra pari, ossia sensibilizzando e responsabilizzando gli stessi ragazzi nell’ agire in modo consapevole e nel trasmettere ai compagni i messaggi appresi.
Supervisiono colleghi nell’ utilizzo dell’ EMDR, in incontri individuali e di gruppo, aiutandoli a strutturare il piano terapeutico per i loro pazienti o dandogli indicazioni sui protocolli e sugli strumenti più indicati per i relativi casi clinici.
